REGGIO EMILIA – Il mercato dell’editoria continua a soffrire, stretto fra il cambiamento delle abitudini e lo strapotere di Internet, che drena lettori e pubblicità. I dati di Ads, la società che raccoglie e pubblica le dichiarazioni degli editori su tiratura e diffusione, confermano la china discendente imboccata ormai 15 anni fa, ma sembrano indicare un certo assestamento. Nel 2021 entrambi i quotidiani locali della nostra provincia hanno subito una flessione di circa il 9% della diffusione rispetto all’anno precedente: il Carlino si è attestato su una media di 6.680 copie al giorno, la Gazzetta a quota 6.162.
Tra i quotidiani nazionali, il più diffuso nella nostra provincia si conferma la Repubblica, che però perde ancora terreno e scende a 1.322 copie al giorno (meno 16,2%), evitando per un soffio il sorpasso da parte della Gazzetta dello Sport (1.291 copie), che dopo il pesante arretramento degli anni scorsi chiude il 2021 con un piccolo progresso (più 3,7%). Alle spalle della Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, in sensibile calo (899, meno 22,8%), Avvenire (stazionario a 685) e Il Sole-24 Ore (549). L‘unico forte balzo in avanti lo mette a segno La Verità di Maurizio Belpietro, che con le sue 441 copie (più 36%) supera Il Fatto Quotidiano (394), Il Giornale (370), Libero (355) e Tuttosport (321). Certo, sono lontani i tempi nei quali ogni giorno nella nostra provincia si vendevano 60mila copie tra quotidiani locali e testate nazionali. Ancora 20 anni fa era così. Nel frattempo è cambiato il mondo, anche quello dell’informazione, ma il pluralismo delle voci rimane l’unico antidoto alla cappa del pensiero unico e alle bufale.