REGGIO EMILIA – La Chemco Puianello guida con merito il suo girone del campionato di serie B femminile di basket e, grazie all’ultima vittoria ottenuta sul campo della Valtarese, ha anche blindato il primato con largo anticipo. All’orizzonte la seconda fase e poi, è la speranza, le finali per la promozione in serie A. Un obiettivo già accarezzato nelle ultime due stagioni.
Abbiamo intervistato la presidente Simona Valeriani, che è anche proprietaria della società e co-sponsor con la sua azienda di pasta fresca, La Sfoglia. “Sicuramente abbiamo raggiunto il primo obiettivo della stagione regolare, ma non ci accontentiamo di certo – incalza con il giusto piglio – Affronteremo la seconda fase (un girone a 8) portandoci dietro i punti degli scontri diretti della prima fase. L’obiettivo è restare nelle prime tre posizioni e guadagnare il passaggio alle finali promozione. Il traguardo è la serie A2. Lo è da tre anni e siamo pronti. Ce lo meritiamo“.
Ha le idee chiare.
“Da tre anni diciamo che Puianello vuole la A2. Al primo tentativo, sempre con Giroldi in panchina, abbiamo perso in finale contro Savona per differenza canestri. L’anno scorso abbiamo sbagliato una sola partita in tutta la stagione, in semifinale perdendo di 31 la gara di andata contro Albino. Vincere la gara di ritorno non bastò. Quest’anno siamo più squadra e ce lo meritiamo per il percorso fatto in questi anni anche al di là della prima squadra. Abbiamo creato un movimento di circa cento tesserati tra giocatrici, ragazze e bimbe del settore giovanile e tecnici. Oltre alla B abbiamo under 17, under 15 e under 14 più un’altra squadra senior in serie C e il minibasket in collaborazione con Alberto Sidoli, oltre a un’altra under 17 in collaborazione con Scandiano”.

Simona Valeriani, presidente, proprietaria e co-sponsor del Puianello (basket femminile)
Lei è al tempo stesso presidente, proprietaria della società e co-sponsor con la sua azienda di pasta fresca, La Sfoglia. Come si convive con impegni e aspettative?
“Con la passione. Sono cresciuta in questo mondo e trovo giusto sostenerlo”.
E’ un messaggio anche per gli altri imprenditori della provincia a farsi avanti e a sostenere il basket femminile?
“Sì. Ho visto quanto mi ha dato lo sport di squadra. Ero una ragazzina timida, avevo paura di parlare davanti alla gente. Lo sport di squadra mi ha temprato fisicamente e mentalmente, sono cresciuta in un gruppo di persone con la convinzione che sarei diventata quello che volevo diventare. Per questo ora che ho smesso di giocare (arrivò in serie B con Puianello e Scandiano e rifiutò alcune proposte di A2) continuo a sostenere questo movimento”.
Reggio ha davvero voglia di serie A femminile?
“Per quanto ci riguarda assolutamente sì. Puianello può diventare il punto di riferimento e il volano di un movimento che ha vissuto anni di grandi difficoltà da quando non c’è più la Juvenilia”.
Per farlo avrete bisogno di altri partner? Oggi Puianello è sostenuta principalmente da Chemco e dalla Sfoglia.
“Se dovessimo festeggiare la promozione sì. E ci siamo già mossi, proprio per non farci trovare impreparati”.
La vostra società negli anni è riuscita ad attrarre giocatrici anche da fuori provincia, in un mondo che – lo ricordiamo – in Italia non conosce il professionismo nemmeno ai massimi livelli. Come è stato possibile?
“Siamo una società sana, con obiettivi e progetti chiari che conquistano il cuore di chi accetta di vestire la nostra maglia. Oltre al basket offriamo la possibilità di trovare un lavoro, per la società – magari come allenatrici del settore giovanile – oppure nelle aziende del territorio. Nella passata stagione l’ingaggio, storico, della prima straniera: la lettone Dita Rozemberga. In questa abbiamo convinto con il nostro progetto la bosniaca Marina Dzinic, che allena anche le nostre bambine”.
Il basket femminile è sostenibile?
“Si possono fare le cose rispettando budget ed equilibrio. Non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba. Per questo stiamo già lavorando alla ricerca di altri sponsor per la serie A. Avremo bisogno di trovare qualche porta aperta per aumentare ulteriormente la qualità del nostro servizio a 360 gradi, soprattutto giovanile”.
Un altro messaggio alle istituzioni e al mondo imprenditoriale?
“Sì, ogni sostegno sarà il benvenuto. Non si può chiudere la porta al basket e in generale allo sport femminile, soprattutto quando esiste una società come la nostra che crede nei suoi obiettivi e nei suoi progetti. Reggio merita di essere rappresentata nella serie A femminile di pallacanestro. Ai colleghi imprenditori dico di farsi avanti, sostenere il nostro mondo non è oneroso come il basket maschile”.
In caso di promozione potrete continuare a giocare a Puianello?
“Faccio una premessa, con il sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi e con l’assessore allo sport Luca Spagni il rapporto è ottimo. Ho sempre trovato grande disponibilità quando ho avuto bisogno di un confronto. Stiamo verificando da tempo tutti i requisiti necessari. Se non ci saranno ostacoli insormontabili rispetto alle nuove normative proveremo a farci avanti. Avere in gestione la palestra poi ci consente di sfruttarla appieno”.
Avete mai pensato a un trasferimento a Reggio, magari al PalaBigi?
“Noi siamo orgogliosi delle nostre radici a Puianello. A Ci sono anche altri impianti con le caratteristiche richieste dalla serie A, ma la nostra priorità oggi è comunque provare a rimanere a Puianello anche per quello che rappresentiamo per il territorio e per la frazione”.