REGGIO EMILIA – Nella prima puntata del nuovo programma di attualità di Telereggio, Il graffio, in onda ogni giovedì alle 21, ci siamo occupati di Coronavirus da molti punti di vista. C’è stato il grido d’allarme dei ristoratori, che da oltre una settimana hanno i locali vuoti per metà.
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“Quanto possiamo resistere? Così 10-15 giorni”. Dopodiché verranno valutati seriamente tagli al personale. Sono 12 i dipendenti dello Shibuya di Rubiera, tra le catene del nostro territorio che propongono ristorazione orientale. Catene i cui soci sono italiani, cinesi o di altre nazionalità, non è questo il punto: il punto è che da più di una settimana questi locali sono vuoti per metà per la psicosi da nuovo Coronavirus, in Cina un’epidemia. Vincenzo Guarascio, tra gli ospiti del nostro nuovo programma d’attualità Il Graffio, ci parla di un calo del 50% per quanto li riguarda, ma sa che anche gli altri ristoranti oscillano tra il 40 e il 70% in meno. “La gente ha paura, ma la materia prima è italiana”.
E comunque non è il cibo a veicolare il virus, come ha spiegato l’infettivologo Giacomo Magnani. Ma la razionalità poco serve quando si cerca di combattere la paura irrazionale. La comunità cinese reggiana, 5.700 i rappresentanti sul territorio, è preoccupata. Leo Zhang insegna cinese ai bambini e spera che diventino strumento di informazione e di conoscenza nelle loro famiglie i questo momento difficile: “Chiediamo comprensione”.
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