REGGIO EMILIA – La banda denominata “Robin Hood” ha colpito anche nella nostra città. Alcuni attivisti del neonato gruppo, che ha messo nel mirino la pratica degli affitti brevi, sono entrati in azione sabotando e cercando di mettere fuori uso i cosiddetti “smart locker”, ossia i dispositivi per il check-in fai da te che si trovano all’esterno di B&B e affitta camere presenti in città.
Le immagini sono state diffuse dagli stessi componenti del collettivo e si riferiscono a blitz effettuati ai danni di strutture del centro. Sono stati inoltre affissi adesivi e volantini con le scritte: “Basta affitti brevi, basta case senza padroni”, comparsi anche sulle vetrate di alcune agenzie immobiliari che si occupano tra le proprie attività anche di questo settore emergente.
Un mercato che secondo, i Robin Hood nostrani, arricchisce pochi e impoverisce molti. “A Reggio Emilia – si legge infatti nelle ragioni della protesta – la quantità crescente di abitazioni private che vengono messe a disposizione sul mercato degli affitti brevi è preoccupante: nella nostra città la crisi abitativa si sta acuendo, perché la scarsità di offerta per affitti residenti, unita alle speculazioni del mercato, determinano un aumento vertiginoso dei prezzi per cui ogni proprietario immobiliare che oggi si affida a un’agenzia o a una piattaforma digitale di affitti brevi deve sapere che sta compiendo una scelta che compromette il diritto all’abitare”. Oltre a Reggio Emilia, i blitz sono scattati a Torino, Bologna, Roma, Napoli, Catania e Palermo.
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