REGGIO EMILIA – Il pulito per far emergere lo sporco. Il colore bianco come contrasto al grigio o al nero provocato dall’inquinamento.
Nuova iniziativa lungo la via Emilia, tra Cella e Calerno, a opera dei volontari dell’associazione Mattone su Mattone che da tempo invoca interventi non solo per una maggiore sicurezza stradale, ma anche per il contrasto alla diffusione delle polveri sottili. Un gruppo di cittadini ha così appeso provocatoriamente pezzi di stoffa bianca in diversi punti ai lati della Statale.
“Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale l’installazione di centraline per misurare la qualità dell’aria – ha spiegato Cristina Guarnieri, dell’associazione – In attesa che venga compiuto questo passo siamo qui per appendere questi pezzi di stoffa che rimuovere tra qualche mese per far vedere l’effetto dello smog”.
Nei giorni scorsi la commissione territorio dell’assemblea regionale ha approvato una risoluzione che chiede che la realizzazione della tanto auspicata via Emilia Bis sia contenuta nel prossimo programma triennale di intervento sulla rete stradale regionale da stipulare con Anas nel corso del 2022. “Chiediamo che il dibattito in Regione sulla variante avvenga secondo il criterio dell’urgenza, perché non possiamo aspettare 20 anni per avere quest’opera fondamentale per liberare la via Emilia da un traffico ormai insostenibile”, ha aggiunto la Guarnieri.
Sabato 4 dicembre, a Cella, a un anno dalla tragedia si terrà una manifestazione in ricordo di Youness Lahkdar, il 12enne di Cavriago travolto e ucciso da un furgone. Un dramma diventato il simbolo dell’insicurezza della via Emilia.
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