SCANDIANO (Reggio Emilia) – Il punto di primo intervento di Scandiano resterà aperto almeno fino alla conclusione del bando annuale di affidamento del servizio alla cooperativa di medici a gettone, attiva dallo scorso 29 maggio, al pronto soccorso dell’ospedale Magati. E intorno all’avverbio, almeno, si gioca tutto il confronto andato in scena durante la riunione della conferenza sociosanitaria che ha fatto il punto sul sistema dell’emergenza-urgenza, seguita alla dura presa di posizione del sindaco Matteo Nasciuti dopo quanto dichiarato in diretta, nella nostra trasmissione del mercoledì sera “Il medico e il cittadino”, da Marina Greci, direttore delle cure primarie dell’Ausl di Reggio, secondo cui il punto di primo intervento di Scandiano è destinato alla chiusura.
Almeno fino al 29 maggio 2025 non sarà così. Nel frattempo, a dicembre, nella città del Boiardo aprirà il Cau che affiancherà il pronto soccorso, oggi in funzione dalle 8 alle 20, e che sarà aperto dalle 20 alle 24. Così, tra punto di primo intervento e Cau, nel distretto di Scandiano le strutture dell’emergenza-urgenza funzioneranno dalle 8 a mezzanotte, con automedica e auto-infermieristica attive 24 ore su 24.
Il confronto tra i vertici dell’Ausl, a cominciare dal direttore generale Cristina Marchesi, i sindaci reggiani e il presidente della Provincia Giorgio Zanni, che presiede il Ctss, ha fatto il punto sull’andamento dei due Cau in funzione, a Reggio e Correggio, che hanno raggiunto l’80% di gradimento e ridotto di oltre il 10% il numero degli accessi in Pronto Soccorso. Allo stato attuale, però, la carenza di medici, di infermieri e di fondi nazionali per la sanità fa supporre che qualche taglio debba essere fatto.
L’apertura contemporanea di punto di primo intervento e Cau a Scandiano potrebbe essere sacrificata sull’altare dei bilanci. I sindaci, però, proveranno fino all’ultimo a trovare le risorse umane ed economiche che consentano di far coesistere le due strutture sanitarie. Sfida difficile, ma almeno fino al 29 maggio 2025 sarà così.
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