SCANDIANO (Reggio Emilia) – “I sindaci reggiani, attraverso la conferenza sociosanitaria, hanno dato una indicazione chiara: l’apertura serale del Cau a integrazione del pronto soccorso. Questa linea va seguita da tutti, a partire dai dirigenti dell’Ausl“. L’assessore regionale Alessio Mammi, ex sindaco della Città del Boiardo, mette un punto fermo sull’ipotesi di chiusura. E giovedì ci sarà una nuova riunione del Ctss.
Un punto fermo. Una linea tracciata e da seguire. Senza possibili scorciatoie, nonostante le difficoltà. L’ex sindaco di Scandiano, oggi assessore regionale all’agricoltura, interviene in modo netto sulla possibile chiusura del pronto soccorso, anticipata dall’Ausl mercoledì sera in diretta tv durante la nostra trasmissione di sanità “Il medico e il cittadino”. Dopo la riapertura post Covid, indietro non si torna e il nuovo Cau dovrà integrare e non sostituire, come invece avvenuto a Correggio, la funzionalità del Punto di primo intervento. “Nonostante – chiarisce Mammi a scanso di equivoci – i tagli del Governo al fondo nazionale. Viviamo un momento difficile per la sanità pubblica, sottoposta a gravissimi tagli dal Governo, che intende portare la spesa sanitaria al 6,3% del Pil, la percentuale più bassa che il nostro Paese abbia mai visto. Come Regione siamo impegnati con il 90% del bilancio”.
Un ulteriore momento di chiarimento tra politica e azienda, dopo quanto dichiarato dalla Dirigente delle Cure primarie dell’Ausl di Reggio, Marina Greci, alla nostra trasmissione ‘Il medico e il cittadino’, ci sarà giovedì prossimo quando è in programma una riunione del CTSS, la conferenza sociosanitaria, cui parteciperanno i sindaci e i vertici della sanità, dedicata proprio alla vicenda del pronto soccorso di Scandiano.
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