REGGIO EMILIA – La rete invernale di Comune di Reggio, Caritas, Ausl e associazioni del privato sociale e del volontariato è diventata un Tavolo di coordinamento stabile. Il percorso prevede incontri a cadenza mensile per monitorare e attivare in maniera tempestiva azioni e servizi per le persone senza dimora.
Le fragilità – è emerso in questi anni – sono purtroppo sempre più cronicizzate, e l’assistenza non può attivarsi solo durante l’inverno, anche se nel periodo freddo i bisogni aumentano, e con essi le risposte che si provano a dare. Sono una settantina in tutto i posti letto allestiti in questi giorni in città per l’accoglienza notturna. Il piano emergenza freddo per persone senza fissa dimora rimarrà attivo fino a marzo.
La Caritas, tramite la collaborazione delle varie parrocchie, anche questa su base annuale, e alla disponibilità dei privati e del terzo settore, mette a disposizione ulteriori letti. Poi ci sono i 30 posti della palestra Zavaroni, presso il Mirabello, che entrano in funzione all’interno del piano comunale di protezione civile Allerta Gelo, ovvero in caso di temperature estreme e allerta arancione. Ma la novità di quest’anno è che vengono aumentate di 30mila euro le risorse per potenziare l’accoglienza delle persone intercettate grazie al Pronto intervento sociale, una sorta di “pronto soccorso del freddo”. Il servizio è attivo 24 ore su 24 grazie ad assistenti sociali ed educatori che intervengono in situazioni di emergenza e di estrema vulnerabilità sociale. A questi si aggiungono i 140mila euro finanziati dal progetto “Integra-Er” della Regione nell’ambito del Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027, un fondo che il Comune impiegherà nell’acquisto di beni di prima necessità che saranno immagazzinati e distribuiti dalla Caritas.
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