REGGIO EMILIA – Se il consiglio federale accetterà la proposta dell’assemblea dei club di serie C in merito alle promozioni in serie B, con un sistema di calcolo che premia come miglior seconda il Carpi ai danni della Reggiana, il club granata è pronto a una estate di battaglie legali e ricorsi. La maggioranza delle società di serie C ha votato la chiusura del torneo, la promozione delle prime e del Carpi (ma con il coefficiente di ponderazione toccherebbe alla Reggiana), e il blocco di retrocessioni e ripescaggi. Alla “tesi Carpi” 23 voti favorevoli, 17 astetenuti e 3 contrari (1 assente).
La Reggiana ha diramato un campionato dove dice di non rinunciare all’idea di tornare in campo per “conquistare con lealtà e merito sportivo la Serie B attraverso i playoff e il calcio giocato, seguendo tempistiche e modalità che saranno rese note dagli organi competenti”. Se così non fosse, le carte bollate saranno tante: “La società si dichiara comunque pronta a far valere i propri diritti in tutte le sedi giudiziarie, federali ed ordinarie, nel caso in cui non sia ritenuto possibile il ritorno in campo”.
“Quanto definito dall’assemblea di lega odierna rimane solo una proposta – sottolinea la società granata – Ogni decisione definitiva è rimandata alla esclusiva competenza del Consiglio Federale”.
Una cosa, alla luce dell’assemblea è certa: il peso di Bonaccini e del Carpi è maggiore rispetto a quello della Reggiana, “tradita” dal voto degli altri club.
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