BRESCELLO (Reggio Emilia) – Uno scalo merci intermodale, eco-logistico per usare le parole di chi sta promuovendo il progetto, per fare di Dugara, nel territorio comunale di Brescello, e di tutta la Bassa un importante nodo del traffico merci. Il tutto è stato presentato alla cittadinanza, via lettera, dall’imprenditore Claudio Bacchi, titolare del Gruppo Bacchi che ha sede a Boretto. Una proposta che animerà sicuramente anche la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco.
“La cittadina di Brescello nell’antichità era un punto strategico per il trasporto delle merci attraverso il fiume – spiega Bacchi – ma oggi per rilanciare questo ruolo servono infrastrutture moderne. Per questo stiamo lavorando insieme ai maggiori esperti nello sviluppo sostenibile alla realizzazione del nuovo polo Eco-logistico Dugara, un’area industriale che verrà così completata con un’infrastruttura innovativa che valorizzerà il territorio. Un’infrastruttura che consentirà di spostare gran parte dell’attuale traffico che si muove tramite camion sulle linee ferroviarie. Uno strumento rivolto alle imprese, ma soprattutto un elemento di sviluppo e progresso per Brescello e per i comuni vicini della bassa reggiana”.
Bacchi elenca le possibili ricadute positive attese dal progetto: “Avremo una serie di vantaggi immediati che già oggi siamo in grado di quantificare attraverso studi e analisi accurate: in primis una riduzione del traffico stradale di mezzi pesanti, in quanto potranno fare riferimento al polo Eco-logistico tutte le grandi aziende della zona che attualmente trasferiscono milioni di tonnellate di merci su gomma. Parliamo della possibilità di togliere circa 500 camion dalla strada ogni giorno, alleggerendo la viabilità negli orari di punta e diminuendo l’inquinamento atmosferico e acustico, sfruttando la linea ferroviaria elettrificata già disponibile sostituendo quindi l’energia elettrica ai carburanti fossili per movimentare le merci, con enormi vantaggi ambientali.
Altri benefici saranno una nuova attrattività lavorativa per i giovani, con il polo che richiederà tra 150 e 300 nuovi posti di lavoro qualificati che potranno anche essere al centro di progetti formativi con le scuole, e la maggiore competitività per le imprese, che attualmente risentono della mancanza di infrastrutture logistiche moderne. Inoltre, aspetto tutt’altro che secondario, il nuovo polo comporterebbe significativi introiti nelle casse comunali, sotto forma di tasse locali, che l’Amministrazione deciderà come investire per migliorare i servizi per i cittadini”.