REGGIO EMILIA – Tante le storie di chi è riuscito ad arrivare in città dall’Ucraina e racconta a fatica cosa ha lasciato nel proprio Paese. Oltre 1.200 i profughi già arrivati in provincia, in larga maggioranza donne e bambini.
Scappano dalle bombe e vengono a Reggio dove in passato avevano già lavorato presso alcune famiglie che ora le ospitano. Sono donne di tutte le età, hanno con loro i figli minorenni o le figlie, gli uomini sono stati arruolati. Per molte lo scoglio della lingua, hanno poche cose con loro perché sono partite lasciando le loro case che forse non rivedranno intere.
Le pratiche sanitarie e la sistemazione per le prossime giornate, adesso le priorità sono queste mentre i cellulari aiutano a restare collegate con l’Ucraina.
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