REGGIO EMILIA – Sono più di 2mila, secondo i dati più aggiornati della prefettura, i profughi ucraini presenti sul nostro territorio. Visto l’evolversi della situazione internazionale e del conflitto in Ucraina, si prevede che gli arrivi aumenteranno nei prossimi giorni, anche da parte di chi non ha contatti sul territorio. La macchina reggiana dell’accoglienza sta cercando di farsi trovare pronta.
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Ad oggi sono un centinaio i profughi ucraini che hanno chiesto una sistemazione attraverso la rete d’accoglienza coordinata dalla prefettura. Persone, per lo più donne e bambini, alloggiate per ora dai familiari. Un tetto temporaneo perché chi li ospita non può farlo ancora per molto. Entro la prossima settimana il sistema dei Cas, i centri di accoglienza, dovrebbe mettere loro a disposizione un appartamento. Una settantina di persone saranno alloggiate attraverso la Dimora d’Abramo, le restanti tramite la cooperativa l’Ovile. Se le case non sono subito disponibili, interviene temporaneamente la Caritas con i suoi spazi. La rete reggiana dunque sta rispondendo all’emergenza ma finora le persone scappate dalla guerra e arrivate a Reggio, 2.250 secondo i dati più aggiornati, hanno sfruttato le loro conoscenze territorio. Negli ultimi giorni si sono già visti profughi che qui non hanno nessuno e si prevede che i campi allestiti nei Paesi al confine con l’Ucraina non reggano ancora per molto.
A Reggio si sta cercando di essere pronti. Le cooperative continuano a cercare appartamenti. La protezione civile è stata incaricata, su disposizione della regione, di reperire le camere degli hotel. Grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria ne sono state trovate finora 200 nelle strutture di Reggio e provincia. I volontari intanto si sono attivati per assistere i profughi in questura e per accompagnarli verso i loro nuovi alloggi.
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