REGGIO EMILIA – I piazzali del mangimificio Progeo di Masone sono ingombri di mezzi pesanti in paziente attesa di scaricare le proprie merci. Nello stabilimento tutto è bloccato da quando, in mattinata, quattro giovani sono stati scoperti all’interno del cassone di un tir carico di mais proveniente dalla Serbia.
Gli operatori della centrale operativa del mangimificio hanno individuato i migranti grazie alla telecamera che guida la sonda che preleva campioni di prodotto da analizzare prima dello scarico. Superata la comprensibile sorpresa, sono state immediatamente allertate le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Rubiera e un’ambulanza della Croce Rossa.
I quattro giovani, hanno dichiarato di essere originari dell’Afghanistan: sono apparsi molto provati dal viaggio, durato almeno due giorni, che hanno compiuto sdraiati in uno spazio ristretto tra il mais e i teloni che chiudono il cassone. Sono stati affidati alle cure dei sanitari e per loro scatterà probabilmente un provvedimento di espulsione. L’autista dell’autoarticolato, che appartiene alla ditta belgradese Dragicevic, ha dichiarato di essere completamente all’oscuro della presenza dei passeggeri, versione ritenuta attendibile dagli inquirenti. Il mezzo è stato comunque sequestrato e parcheggiato al di fuori dello stabilimento.
Sono intervenuti anche i tecnici dell’Ausl, che dovranno valutare le modalità più opportune di smaltimento del carico.
Paolo Borciani
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