REGGIO EMILIA – Dopo oltre due mesi e mezzo dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, il ministero dell’Istruzione ha diffuso il quadro di sintesi sull’accoglienza degli studenti ucraini nelle scuole statali e paritarie.
In Emilia Romagna gli alunni accolti in 457 scuole sono, alla data del 9 maggio, 2.774. Uno dei dati più alti in Italia, davanti solo la Lombardia con 4.836 studenti. Per la maggior parte, sono bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e le elementari. In provincia di Reggio Emilia, secondo quanto riportato dall’ufficio scolastico provinciale, gli studenti accolti sono circa 380 e coerentemente con il dato nazionale, soprattutto nelle scuole d’infanzia e alla primaria.
Un dato che da un lato conforta per la capacità di inclusione delle scuole, ma dall’altro preoccupa come spiega a Tg Reggio il dirigente dell’ufficio, Paolo Bernardi, perché piuttosto basso rispetto al numero totale dei profughi arrivati nella nostra provincia. Sono circa 3mila, per la metà sono bambini. Se questo dato è attendibile, molti di loro mancano all’appello per quanto riguarda le iscrizioni a scuola. Forse, il numero piuttosto esiguo di chi è entrato nel circuito scolastico si può spiegare nella volontà delle madri di rientrare quanto prima nel loro Paese. Per chi invece resta, si attendono le indicazioni del Miur sulle modalità delle nuove iscrizioni per il prossimo anno scolastico e, quindi, i piani didattici per questi ragazzi, aiutati dai mediatori culturali per superare lo scoglio principale, quello della lingua.
Intanto, frenano gli arrivi dall’Ucraina: nei primi 40 giorni di guerra sono fuggite più di 4 milioni di persone, circa il 10% della popolazione. Un esodo che pare essersi fortemente ridimensionato.
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