NOVELLARA (Reggio Emilia) – L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, era ieri sera nel paese della Bassa per un incontro sulla situazione internazionale. Ha parlato della guerra russo-ucraina, dei problemi legati al clima e ha ricordato un curioso fatto che accadde durante uno dei suoi incontri con Vladimir Putin.
Sette giovani della bassa reggiana lo hanno intervistato per meglio capire quanto stia accadendo nel mondo. Il professore ha chiarito come si stia muovendo la Turchia, membro della Nato ma al contempo partner commerciale di Mosca; ha messo in luce come sia difficile trovare una linea europea sull’energia, perché ogni Paese da molti anni ha scelto differenti strategie, e ha commentato la Cop27 in corso a Sharm el Sheick, in Egitto. “Questo è il momento più difficile per cambiare qualcosa – le sue parole – Di fronte alla crisi energetica, si ripescano carbone, petrolio e tutte le fonti energetiche più inquinanti. Spero sia per un periodo brevissimi e si torni con un’agenda molto stringente”.
Sulla guerra tra Russia e Ucraina, Prodi ha una speranza: “Con la conferma del presidente cinese e in vista delle elezioni in America, spero che queste due super potenze abbiano più tempo per dialogare”. Prima dell’incontro con i giovani della bassa reggiana, è stato regalato a Prodi un boccetto di aceto balsamico. L’ex presidente del Consiglio ha colto l’occasione per ricordare un episodio che lo ha visto protagonista con Vladimir Putin: “Gli ho sempre portato una punta di Parmigiano Reggiano e una confezione di aceto balsamico e vi assicuro che erano graditissimi. Anzi, l’ultima volta che ci siamo visti mi disse ‘dammeli dopo perché l’altra volta me li hanno fregati…'”.
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