BORETTO (Reggio Emilia) – Papa Francesco, ha proclamato solennemente santo Artemide Zatti. Una canonizzazione che è avvenuta insieme a quella di Monsignor Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza alla fine del 1800, noto per il suo impegno a favore dei migranti.
La cerimonia si è tenuta sul sagrato della Basilica di San Pietro. Presente il vescovo della Diocesi di Reggio e Guastalla Monsignor Giacomo Morandi, insieme a una delegazione di autorità e fedeli giunta a Roma dal Reggiano e composta da oltre 170 persone. C’erano il Prefetto Iolanda Rolli, i sindaci di Boretto (Matteo Benassi), Brescello (Elena Benassi) e la presidente dell’Unione dei Comuni Camilla Verona. In rappresentanza della Regione Emilia Romagna, l’assessore Alessio Mammi. Con loro la presidente dell’Istituto Cervi Albertina Soliani.
Artemide Zatti emigrò in Argentina all’età di 17 anni e dedicò gran parte della propria vita alla cura dei malati. Il Pontefice nel corso dell’omelia lo ha indicato come esempio di gratitudine nei confronti del Signore, definendolo “Santo infermiere” e “parente di tutti i poveri”. “Da parte sua, il fratello salesiano Artemide Zatti (nato nel paese rivierasco nel 1880 e morto nel 1951 in Argentina), con la sua bicicletta, è stato un esempio vivente di gratitudine: guarito dalla tubercolosi, dedicò tutta la vita a gratificare gli altri, a curare gli infermi con amore e tenerezza. Si racconta di averlo visto caricarsi sulle spalle il corpo morto di uno dei suoi ammalati. Pieno di gratitudine per quanto aveva ricevuto, volle dire il suo grazie facendosi carico delle ferite degli altri”.
Durante la celebrazione una famiglia di parrocchiani dell’unità pastorale di Boretto, Brescello e Lentigione, intitolata proprio ad Artemide Zatti, ha partecipato al rito dell’offertorio.
Reggio Emilia Roma Boretto papa francesco Argentina miracolo Vaticano santo Artemide ZattiArtemide Zatti, il saluto del Papa ai fedeli della Bassa reggiana. VIDEO