NOVELLARA (Reggio Emilia) – Il suo esame era in programma per questa mattina. Per ‘esame’ si intende la sua testimonianza, che era stata chiesta dall’accusa. Ma Shabbar Abbas ha scelto di non sottoporvisi. Il padre di Saman, presente in aula di Corte d’assise, ha quindi preferito non rispondere alle domande della pm Laura Galli e a quelle degli avvocati difensori degli altri imputati che avrebbero dato vita al controesame.
“Il nostro assistito farà spontanee dichiarazioni – hanno detto i suoi legali, Enrico Della Capanna e Simone Servillo – non sappiamo ancora quando, ma probabilmente attenderemo che avvenga prima la testimonianza del figlio minore”.
In pratica il padre della ragazza attenderà di sapere cosa dirà il ragazzo che, lo ricordiamo, è il teste principale dell’accusa, che ha indicato nello zio Danish l’esecutore materiale del delitto ma che – emerge dalle intercettazioni telefoniche – è anche rimasto in contatto col padre nei primi tempi della latitanza dell’uomo, quando già aveva parlato con gli inquirenti e si trovava in una comunità protetta.
Nel primo pomeriggio di oggi sarà Saqib Ayub a testimoniare: il 25enne era il fidanzato di Saman e nel processo è parte civile. Nei mesi ha raccontato delle minacce di cui la sua famiglia è stata più volte destinataria in Pakistan dopo che lui aveva riferito di come l’unione con la 18enne fosse osteggiata dalla famiglia di lei, che per la ragazza aveva organizzato un matrimonio con un cugino più grande.
Reggio Emilia omicidio testimoni processo testimonianze Saman Abbas Shabbar Abbas