REGGIO EMILIA – Rivoluzione digitale anche per il processo penale a Reggio Emilia. Procura, Ordine degli Avvocati e Camera Penale hanno firmato un protocollo unico a livello nazionale che semplificherà le attività dei legali. In corso anche la digitalizzazione di tutti i fascicoli nativi cartacei della Procura, che si prevede terminerà entro sei mesi, grazie al supporto dei volontari Auser e di Fondazione Giustizia di Reggio Emilia e all’unico dipendente inviato dal Ministero.

L’avvocato Angelo Russo, presidente della Camera Penale di Reggio
Il protocollo prevede le modalità operative per il deposito obbligatorio tramite il portale telematico di tutti gli atti previsti dall’avviso ex 415 bis di conclusione delle indagini preliminari (documenti, memorie, istanze ecc.). In questo modo sarà possibile evitare code e assembramenti negli uffici giudiziari (anche tramite il servizio attivato dall’Ordine in accordo con la Procura e il Tribunale di prenotazioni degli accessi, cosiddetto Prenotalex), al fine di contenere i rischi di contagio per tutti gli utenti del Palazzo di Giustizia reggiano, da oggi anche protagonisti dell’inizio del processo penale telematico.

L’avvocato Matteo Marchesini
Si tratta di una svolta epocale nel mondo della Giustizia Penale, che sancisce l’inizio del Processo Penale Telematico. Il primo atto è stato depositato dall’avv. Matteo Marchesini.
Il Portale deposito atti penali (PDP), costituirà in un futuro molto prossimo, un punto unico di accesso non solo per il deposito degli atti, ma anche per la loro consultazione, colmando così il divario attualmente esistente rispetto al processo civile telematico.














