REGGIO EMILIA – “In questi 10 anni ho sempre avuto ben chiaro il mio ruolo di amministratore pubblico e l’autonomia decisionale della struttura tecnica del Comune. Per questo non sono mai intervenuta in nessun tipo di pratica ma mi sono limitata a dare un indirizzo politico generale alla programmazione pubblica. Ho sempre chiesto poi ai miei dirigenti di tenermi aggiornata, nell’interesse dei cittadini”. Questo in sostanza ciò che ha detto davanti al giudice Sarah Iusto e alla corte l’assessore all’educazione del Comune di Reggio, Raffaella Curioni. L’assessore è stata chiamata come testimone nel processo su presunte irregolarità negli appalti comunali dall’avvocato Ernesto d’Andrea, che tutela Nando Rinaldi, all’epoca presidente dell’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia. In particolare è stata sentita sulla gara per l’assegnazione dei servizi educativi dell’asilo nido “Maramotti” nel 2016.
“L’assessore Curioni oltre a confermare che Rinaldi si è sempre comportato rispettando le regole, ha confermato come l’Amministrazione non sia mai entrata in scelte tecniche”, sottolinea l’avvocato D’Andrea.
Tre le società che si fecero avanti per la gestione del nido nel triennio 2016-2019, con una base d’asta di 854mila euro. Baby & Job offrì un ribasso del 10,5%; Panta Rei, società reggiana che già gestiva il nido, ne presentò uno dell’1%; una terza ditta fu esclusa perché al di sotto del punteggio minimo richiesto. La gara sarebbe stata vinta quindi dalla Baby & Job, ma il ribasso della sua offerta era troppo alto e il Comune richiese un esame di congruità. Esame che portò poi alla sua esclusione. Sia il Tar di Parma sia il Consiglio di Stato hanno esaminato quella gara e ritenuto motivata l’esclusione. La Procura però ritiene che ci sia stata turbata libertà degli incanti. E ha chiamato in causa, oltre a Nando Rinaldi, Roberto Montagnani, dirigente del servizio Appalti del Comune; Paola Cagliari, all’epoca direttrice dell’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia; Anna Maria Mazzocchi, membro della commissione; Santo Gnoni, allora dirigente del servizio Legale del Comune; Tiziana Tondelli, ex funzionaria e Stefano Vaccari, consulente legale esterno.
Nella prossima udienza, fissata per l’8 febbraio, dovrebbe essere risentita come persona informata l’allora responsabile dell’ufficio appalti del Comune Silvia Signorelli e poi il consulente tecnico nominato dai pubblici ministeri. Roberto Montagnani ha chiesto inoltre, tramite il suo legale, di rendere spontanee dichiarazioni. Si dovrebbe concludere così la fase dibattimentale per iniziare con le discussioni.
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