BIBBIANO (Reggio Emilia) – Adesso si comincia davvero. La fase delle eccezioni preliminari del processo sui presunti affidi illeciti in val d’Enza – lunghissima, visto che la prima udienza era avvenuta a giugno 2022 – è terminata con l’ammissione dei testi: circa 400 quelli autorizzati dalla Corte, che si è riservata di decidere in futuro di stralciarne qualcuno qualora risultasse superfluo ai fini dibattimentali. 170 i testimoni che verranno via via sentiti dal pm Valentina Salvi e poi ovviamente controesaminati, oltre 300 quelli convocati dalla sola difesa di Federica Anghinolfi, l’ex responsabile del servizio minori val d’Enza nonché la principale dei 17 imputati tra assistenti sociali, psicologi, amministratori ed ex amministratori.
Prima di arrivare a stilare la lista ufficiale, sono trascorse più di nove ore: un’udienza-fiume intervallata da richieste della procura con conseguenti eccezioni delle difese, come ad esempio, di nuovo, sul tema intercettazioni, cosa che ha più di una volta costretto la corte a ritirarsi in camera di consiglio per deliberare. Sarà una maratona ma a ritmo serrato: dalla fine di marzo ci saranno due udienze a settimana fino a luglio inoltrato.
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