REGGIO EMILIA – Lo psicoterapeuta Claudio Foti era ieri sera al Binario 49 in città per presentare il libro “Bibbiano: dubbi e assurdità, hanno ucciso Hansel e Gretel”. Foti lo scorso 10 aprile era stato assolto in Cassazione nell’ambito del procedimento sugli affidi illeciti in Val d’Enza. Era accusato dei reati di abuso d’ufficio e di lesioni gravi. “Sono sopravvissuto a questa disgrazia e non coltivo la rabbia verso nessuno”.
Gli chiediamo se la sua assoluzione rappresenti anche un duro colpo per le tesi su cui si basa l’intero processo: “Non mi esprimo sul lavoro dei magistrati su cui ho fiducia, dico solo che sono state coinvolte persone che hanno dato la vita contro le violenze in maniera disinteressata e con passione e ho fiducia che questo emerga nel procedimento”. Il fenomeno della gogna scatenatasi sul caso Bibbiano deve essere analizzato e studiato, sollecita Foti: “La notizia di Bibbiano era facilmente vendibile”.
Lo psicoterapeuta sottolinea, infine, le conseguenze definitive della vicenda sul lavoro dei professionisti e degli operatori che si occupano delle vicende dei minori: “Pezzi dell’opinione pubblica hanno perso la fiducia nei confronti degli assistenti sociali”.
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