REGGIO EMILIA – Sulla vicenda della ragazzina in cura presso lo psicoterapeuta Claudio Foti tra il 2016 e il 2017 si erano dati battaglia nel corso del processo i periti. Secondo quelli dell’accusa, alcuni disturbi riscontrati nella minorenne erano conseguenza di modalità suggestive di trattamento psicologico che avevano ingenerato in lei la convinzione di essere stata abusata dal padre e dal socio di questi.
Su tali tecniche terapeutiche, i giudici di secondo grado non sono però nemmeno entrati nel merito. Lo si legge nelle motivazioni della sentenza che il 6 giugno scorso ha assolto il fondatore della Hansel & Gretel dall’accusa di lesioni psicologiche, oltre che da quella di abuso d’ufficio, reati che in primo grado erano costati a Foti una condanna a 4 anni.
Pochi accenni alla tecnica della Emdr, nota come “macchina dei ricordi”, pressoché ignorato il tema delle false memorie. Questo perché nel formulare la diagnosi, scrivono i giudici, la consulente della procura, dottoressa Rita Rossi, ha omesso “radicalmente di confrontarsi con fonti scientifiche”. La sentenza impugnata viene così inquadrata dai giudici d’appello come “mera intuizione dell’organo giudicante”.
Che qualcosa non tornasse negli accertamenti disposti dalla procura lo aveva sostenuto Luigi Cancrini, stimato psichiatra che nel corso del processo aveva criticato i periti dell’accusa per avere trascurato la storia che i bambini avevano alle spalle. E’ ciò che sarebbe avvenuto nel caso in questione, visto che non si è potuto accertare un nesso causale tra la condotta terapeutica di Foti e la patologia della paziente, una patologia di cui la ragazzina soffriva già prima di iniziare le seduta. Una condizione critica dovuta anche all’uso di psicofarmaci.
Cancrini si era inoltre scagliato contro le conclusioni di uno dei consulenti della procura, che aveva sostenuto che l’allontanamento di una bambina dalla famiglia aveva causato un danno maggiore di quello che avrebbe potuto provocare l’esposizione al rischio di un abuso sessuale.
Reggio Emilia Claudio Foti affidi Val d'Enza processo angeli e demoni









