REGGIO EMILIA – “Effettivamente c’era del marcio nella provincia di Reggio Emilia. Questo in piccola parte era già emerso da alcuni precedenti indagini, per forze di cose più circoscritte. Ora il sistema, a seguito della imponente e accuratissima indagine condotta dalla Dda di Bologna non si è più presentato a macchia di leopardo, ma con un manto criminale unico, ampio, strutturato e pervasivo sul territorio”. E’ un passaggio della requisitoria del sostituto procuratore generale di Bologna Valter Giovannini, nell’udienza di appello del processo Aemilia in corso a Bologna per 120 imputati, il più grande mai celebrato al Nord contro le infiltrazioni della ‘Ndrangheta.
Oggi i sostituti Pg (oltre a Giovannini, Lucia Musti e Luciana Cicerchia) hanno discusso le posizioni di quattro imputati: Giuseppina Floro Vito, Gaetano Valerio, Silvano Vecchi e Francesco Formentini. Per tutti è stata chiesta la conferma delle condanne di primo grado.
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