REGGIO EMILIA – Il Movimento Agende Rosse critica la mancata costituzione di parte civile del Comune di Reggio nel processo ribattezzato Aemilia ’92, cioè il processo per gli omicidi di Nicola Vasapollo e di Giuseppe Pino Ruggiero, avvenuti nel 1992 rispettivamente a Pieve Modolena e a Brescello. La mancata costituzione di parte civile era stata sottolineata dallo stesso pubblico ministero Beatrice Ronchi nell’udienza del 21 febbraio scorso, in apertura della requisitoria.
Si chiede il Movimento Agende Rosse: “Un Comune come può tralasciare di costituirsi parte civile nel momento in cui sta uscendo la verità di uno dei periodi più bui della sua storia recente? Sul territorio reggiano e in città c’è stata una guerra tra cosche e l’istituzione rimane indifferente mentre si svolge il processo?”. Conclude la presa di posizione del movimento: “Se mancano scelte precise, prontezza e incisività anche la Consulta per la legalità può rappresentare uno strumento il cui unico obiettivo è mera apparenza”.
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