ALBINEA (Reggio Emilia) – Voglia di far festa, divertirsi e ballare lasciando alle spalle questi due anni di pandemia. Con la caduta delle restrizioni anti-contagio, la movida è tornata a rianimare le notti reggiane. Il ritrovato senso di libertà ha però visto il ripresentarsi di fenomeni di violenza. L’ultimo episodio di cronaca risale a giovedì scorso, quando ad Albinea due bande di ragazzini si sarebbero date appuntamento per una rissa.
“E’ chiaro che lì abbiamo non solo uno, ma tanti locali che si sono strutturati nel tempo e, quindi, il tema della gestione della movida c’è da tempo – le parole del sindaco di Albinea, Nico Giberti – E’ un fenomeno diverso quello che sta avvenendo, non è solo movida. Stiamo parlando di vere e proprie bande di ragazzini tra i 13 e 16 anni. Vere e proprie bande che girovagano per il paese, non solo ad Albinea, come sottolineato dai fatti di cronaca. Ad Albinea si muovono il giovedì sera, un appuntamento diventato fisso”.
Si tratta di episodi già noti al primo al cittadino e alle forze dell’ordine: “Giugno era andato meglio rispetto allo scorso anno, non avevamo avuto degli episodi di questo tipo, poi invece giovedì scorso è ricapitato – ha aggiunto Giberti – Erano in tanti, ben riconoscibili. Si muovono in gruppo. Sono due anni che prefettura e questura sono state avvertite. Siamo in stretta collaborazione. Una dinamica non prettamente albinetana, se non per quanto riguarda il giovedì sera, ma è ben nota. Sono tutti ragazzi che vengono da fuori. Non ricordo di ragazzi del paese o di zone limitrofe che siano stati coinvolti, se non passivamente”.
Quali sono i provvedimenti già in vigore? Ce ne saranno di nuovi? “Quest’anno. per il momento, ho fatto l’ordinanza solamente per la circolazione del vetro. Spero di non arrivare ancora a dover chiudere i locali a una determinata ora o vietare lo stazionamento delle persone. Non lo escludo”, ha concluso il primo cittadino.
Reggio Emilia Albinea baby gang Nico Giberti movida