REGGIO EMILIA – Un nuovo tassello nella costruzione della Camera di Commercio dell’Emilia. Ieri il decreto regionale che ha sancito il via definitivo all’integrazione degli enti di Reggio, Parma e Piacenza. Oggi è stato ufficializzato il nuovo consiglio generale.
Sono 12 i reggiani che fanno parte del Consiglio generale della camera di commercio dell’Emilia, nata dall’integrazione tra gli enti di Reggio, Parma e Piacenza. Con un decreto la Regione ha sancito il via libera alla più grande camera di commercio emiliano romagnola, all’ottavo posto tra quelle italiane, a servizio di 157mila imprese con oltre 540mila addetti e un valore aggiunto di 46,8 miliardi.
Una riforma avviata nel 2017 e che sta arrivando a compimento dopo le tante contestazioni e richieste di chiarimento. Una situazione che si è sbloccata all’inizio dell’anno, quando sono stati fissati i parametri di rappresentanza delle diverse categorie. “Con grande senso di responsabilità, le associazioni di impresa hanno concluso un percorso complesso i cui esiti sono segnati dalla condivisione di obiettivi e visioni”, le parole del commissario straordinario Stefano Landi.
I membri del consiglio generale sono 33. Dieci i reggiani in rappresentanza delle categorie, così come sono dieci per Parma e per Piacenza: lo stesso Stefano Landi, Claudia Munari e Alberto Viappiani per l’industria, Roberto Prearo e Azio Sezzi per l’artigianato, Dario Domenichini e Francesca Lombardini per il commercio, Riccardo Pilati per i servizi alle imprese, Lorenzo Catellani per l’agricoltura e Loretta Losi per la cooperazione. Poi ci sono Luca Chierici per le organizzazioni sindacali e Luca Braggion per le associazioni dei consumatori. La sede legale della Camera di Commercio dell’Emilia sarà a Parma. Il consiglio generale sarà chiamato nei prossimi giorni a eleggere il presidente.
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