REGGIO EMILIA – Al concerto del Primo Maggio in onore dei lavoratori, a un lavoratore di Telereggio, un operatore di ripresa, il nostro Andrea Boni, è stato impedito di svolgere nella maniera adeguata la propria attività. Il cameraman infatti è stato allontanato in maniera decisa da due addetti dell’entourage di Nada che si stava esibendo dal palco allestito in piazza Martiri del 7 luglio, in occasione della manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
“Non puoi riprendere, qui non puoi stare, te ne devi andare” le parole rivolte al cameraman che si era piazzato sotto al palco. E’ stata la stessa artista non appena ha visto la telecamera ad agitarsi, facendo il segno “no” con una mano per far abbassare l’obiettivo.
Il resto delle riprese sono state effettuate con difficoltà dal fondo della piazza dietro agli spettatori. Una situazione surreale visto che si è trattato di un concerto gratuito ospitato in uno spazio pubblico, una piazza nel centro della città, non in un locale, non in un teatro, con i biglietti a pagamento. I telefonini del pubblico si, le telecamera di una tv locale no, il diritto di cronaca no.
I sindacati, che esprimono imbarazzo per l’accaduto, risultano estranei a questo tipo di scelta, il no alle riprese corrisponde a una volontà dell’artista e del suo staff e risulta presente nel contratto, come testimoniato da un addetto. “Mi paga per spegnere le telecamere – le sue parole – c’è un contratto firmato per cui le telecamere non esistono”.
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