REGGIO EMILIA – “Stiamo lavorando sul modello proposto da Reggio Emilia per esportarlo in altre realtà italiane”, ha detto il ministro all’istruzione Patrizio Bianchi durante il suo intervento al Teatro Ariosto in occasione del convegno sula scuola diffusa. Il Progetto proposto dal Comune di Reggio in seguito all’emergenza pandemica con l’obiettivo di aumentare gli spazi per ospitare gli studenti in presenza ha raccolto apprezzamenti anche ai piani alti del ministero e viene riproposto anche nel nuovo anno scolastico iniziato ufficialmente quest’oggi.
Con le telecamere di Buongiorno Reggio questa mattina siamo stati alla parrocchia di Regina Pacis in città che ospita alcune classi elementari. “Fin dallo scorso anno quando l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza il problema di accoglienza delle scuole, abbiamo convintamente dato il nostro apporto – spiega Mons. Alberto Nicelli, vicario generale della Diocesi – Per noi questo significa essere presenti lì dove c’è la necessità, soprattutto nei confronti dei minori e della scuola, che riteniamo essere un luogo in cui investiamo sul futuro dei ragazzi in sicurezza”.
All’interno della parrocchia sono state allestite aule che permettono il rispetto delle basilari norme anticovid. “Questa è sicuramente una delle strutture più belle che abbiamo, una delle più recenti, costruita con parametri molto moderni: ambienti ampi, areati, luminosi”.

In precedenza il Sindaco di Reggio Luca Vecchi e l’assessore all’educazione Raffaella Curioni hanno fatto visita anche al Centro Internazionale Loris Malaguzzi che è diventato una nuova sede del progetto di Scuola Diffusa ospitando una classe della scuola elementare Collodi.

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