REGGIO EMILIA – Primo caso in questo 2022 di West Nile Desease riscontrato dall’Ausl reggiana. Si tratta di un uomo di 75 anni, attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Santa Maria Nuova con diagnosi confermata dagli esami di laboratorio. L’infezione, lo ricordiamo, è trasmessa attraverso la puntura di una zanzara, che ha l’uomo tra i possibili ospiti finali assieme al cavallo.
Il virus è endemico, ovvero presente in maniera stabile nella nostra regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni. L’uomo viene occasionalmente infettato tramite le punture e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.
Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata, appunto, West Nile Desease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.