REGGIO EMILIA – Nessun aumento delle tasse, ma un ritocco con adeguamento all’istat delle tariffe dei servizi a domanda individuale e della tassa di soggiorno. La prima manovra della Giunta Massari, il bilancio previsionale 2025-2027, vale complessivamente 332 milioni con una spesa corrente che il prossimo anno supererà i 170 milioni cui se ne aggiungeranno quasi 90 di investimenti. La sfida è quella di tenere in ordine i conti, nonostante il taglio dei trasferimenti dallo Stato di un milione e centomila euro e un incremento della spesa per il personale diretto, per le prestazioni di servizi e per l’energia di oltre 6,7 milioni. Maggiori costi da sostenere, ma anche più risorse da spendere nei tre settori chiave individuati dalla nuova Giunta, per prendersi cura della città e dei reggiani: welfare, educazione e manutenzioni.
“Aumenta la povertà, c’è sofferenza nel nostro sistema produttivo. Ci è sembrato doveroso cercare di tutelare la coesione sociale e il nostro welfare e sulle politiche educative”, sottolinea il sindaco Marco Massari.
Presentando il bilancio alla stampa, prima del passaggio in consiglio comunale, il Sindaco Massari, accompagnato da alcuni assessori, ha sottolineato le novità più significative rispetto al recente passato: 7 milioni in più per le manutenzioni, 8 per welfare e scuola, 27,5 milioni per il quartiere stazione, di cui 26 per il Piano urbanistico R60, ulteriori investimenti per la mobilità sostenibile, con il 2025 che sarà l’anno della definizione del nuovo piano della sosta e della richiesta alla Regione di aumentare i fondi per il trasporto pubblico, quasi 1 milione e mezzo per il centro storico e 2 milioni e mezzo per cofinanziamenti di progetti sostenuti dal Pnrr. Risorse aggiuntive che arriveranno anche da razionalizzazioni della spesa per 750mila euro, dalla lotta all’evasione e dall’aumento del costo di alcuni servizi, quelli di rette e refezione scolastica, che scatteranno dal prossimo settembre, fermi da 15 anni. In aumento anche la tassa di soggiorno e l’indebitamento a 663 euro per ciascun reggiano, 100 in più sul 2024.
“Partiamo con una zavorra di 8 milioni di euro in meno, che abbiamo cercato di recuperare facendo economie all’interno della macchina organizzativa e abbiamo incrementato in modo modesto alcuni servizi”, chiosa Massari.
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