REGGIO EMILIA – E’ iniziata oggi “Primavera al giardino Langer”, la rassegna di incontri e riflessioni sui temi della pace e della convivenza sulle tracce del pensiero dell’ambientalista Alexander Langer. Questa mattina la presentazione del volume: “Quei ponti sulla Drina. Idee per un’Europa di pace”.
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Alexander Langer era nato nel 1946 a Vipiteno, in Alto Adige, terra di incontro e di scontro fra popoli, lingue e culture diverse. Fu giornalista, pacifista, ambientalista e politico. Nel 1989 fu eletto deputato al Parlamento europeo e divenne presidente del neo-costituito Gruppo Verde. Dopo la caduta del Muro di Berlino si impegnò per contrastare i nazionalismi, sostenendo le forze che si battevano per la conciliazione interetnica nella ex Jugoslavia. Langer già 30 anni fa anticipò temi fondamentali e di stretta quotidianità che oggi riconosciamo facilmente nell’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia. Nell’ambito del progetto ‘Quartiere bene comune’ ha preso il via ‘Primavera al giardino Langer’ la rassegna di incontri e riflessioni sulla pace e la convivenza seguendo gli insegnamenti dell’ambientalista altoatesino. Il primo appuntamento – la presentazione del volume “Quei ponti sulla Drina” – ha portato a Reggio la nipote di Langer, Sabina.
“Questo libro è un’antologia che raccoglie una trentina di testi che Alexander Langer ha scritto dal ’91 al ’95 e che raccontano il susseguirsi degli eventi e dei suoi pensieri in relazione alla guerra nascente in Bosnia e nei Balcani – dice – E’ importante ricordare il pensiero di Langer, rivisitarlo e riadattarlo all’oggi perchè ci dà una complessità, una profondità che solitamente i giornalisti e i politici di odierni non riescono a tenere. Ora con la guerra che ormai da un mese riempie le nostre vite, anche se non direttamente, credo che le opinioni di Langer possano aiutarci a pensare ad allargare lo sguardo. Un’eredità importante, quella di Langer, che può essere d’aiuto ad ognuno per raggiungere quella che lui definiva una ‘cultura di pace'”.
