REGGIO EMILIA – Oltre duemila i partecipanti previsti, il sostegno di 155 associazioni, l’adesione di tutti i 42 Comuni della provincia. La manifestazione antifascista promossa da organizzazioni partigiane, Comune di Reggio, provincia, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Auser, Anteas, Istituto Cervi e Istoreco, si presenta come una affermazione dell’identità e dei valori del territorio in risposta a quella che viene considerata la provocazione dell’estrema destra.
“Domenica sono sicuro sarà per noi una giornata di festa” dice il sindaco Marco Massari.
Il programma prevede il concentramento alle 16.30 in viale Montegrappa all’incrocio con via Emilia san Pietro, la partenza del corteo alle 17 con arrivo in piazzza della vittoria dove alle 18 sono in programma una serie di interventi. Non ci saranno gli Spazi sociali che dopo avere condiviso l’avvio della mobilitazione hanno deciso di dare vita a un corteo autonomo nei pressi dello stadio Mirabello: “Gli spazi sociali negli ultimi giorni hanno deciso di fare un manifestazione a parte, abbiamo tentato di convincerli a confluire nella nostra, ma non é stato possibile, hanno però confermato l’adesione alla nostra piattaforma di valori” spiega il presidente provinciale Anpi Ermete Fiaccadori.
Il segretario della Cgil sottolinea la natura pacifica dell’iniziativa: “Sarà una piazza colorata, inclusiva e soprattutto pacifica” rimarca Cristian Sesena.
Dalla Cisl, infine, un allarme sul tentativo di penetrazione della società reggiana delle organizzazioni neofasciste: “Sono forze pericolose, non tanto fisicamente, anche se a volte si sono rese protagoniste di fatti violenti, ma soprattutto perché veicolano messaggi antidemocratici’ afferma Rosa Maria Papaleo, segretaria della Cisl Emilia centrale”.