REGGIO EMILIA – Capillare e periodica l’attività di controllo e campionatura delle acque che arrivano nelle nostre case e che beviamo. Attività che vengono svolte dai tecnici della prevenzione in servizio all’Ausl di Reggio.
Vasta la rete sulla quale vengono svolte queste verifiche che coprono tutta la provincia. Gli esiti sono stati illustrati nella puntata de “Il medico e il cittadino” che ha ospitato l’ampio spettro delle professioni sanitarie.
Tra queste, appunto, il lavoro dei tecnici della prevenzione. Luana Colli, responsabile Professioni sanitarie del Dipartimento sanità pubblica dell’Ausl, ha rassicurato e confermato la buona qualità delle acque e della loro potabilità: “In provincia abbiamo 73 acquedotti, 12 dei quali superiori a 5mila abitanti. All’inizio dell’anno viene definito un programma di campionamento per ogni acquedotto dalla partenza al rubinetto, quindi da pozzi, sorgenti o fiumi. Vengono eseguiti campionamenti anche nella fase di trattamento, quindi nelle fasi di potabilizzazione e di dinsinfezione, e lungo la rete di distribuzione, fino al rubinetto di casa nostra. Oltre ai controlli vengono fatte anche ispezioni e valutazioni sulla gestione”.
“Possiamo bere traquillamente – ha proseguito la professionista – il 95% dei nostri acquedotti si rifornisce da acque profonde che sono già potabili alla captazione e hanno già dei requisiti conformi alla normativa. La qualità dell’acqua nella provincia di Reggio è sotto controllo – ha concluso – anche per i piccoli acquedotti che sono la stragrande maggioranza, che occupano la parte della montagna e si riforniscono da sorgenti”.
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