SASSUOLO (Modena) – Quella di Alberto Debbi è una storia di doppia vocazione: prima per la medicina, con la qualifica di pneumologo ottenuta dodici anni fa; e poi per la fede religiosa, con l’ordinamento al sacerdozio avvenuto dieci anni più tardi, nel 2018. Da allora Alberto, o meglio Don Alberto, è viceparroco a Correggio; ma di fronte all’emergenza Coronavirus e all’appello della Regione a tutti i medici andati in pensione o in congedo, Don Alberto ha deciso di svestire la tonaca e tornare a indossare il camice nel suo vecchio ospedale, quello di Sassuolo: dove oggi un esperto in pneumologia serve molto più di un prete. Doppia utilità, sottolinea Don Alberto, perché ai medici, agli infermieri e al resto del personale ospedaliero in lotta contro il Coronavirus non servono solo forze fresche, ma anche supporto emotivo e psicologico.
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