CORREGGIO (Reggio Emilia) – L’associazione Nondasola ha organizzato per sabato, 24 maggio, un presidio a Prato di Correggio, legato all’omicidio di Daniela Coman. “Con rabbia e dolore – scrive l’associazione – ma senza retrocedere di un passo dal nostro impegno politico contro la violenza maschile, siamo di nuovo a scrivere di una donna uccisa da un uomo. Daniela Coman è stata soffocata da Peter Pancaldi che aveva deciso di lasciare. Il femminicidio è avvenuto nella nostra provincia, a Prato di Correggio. Forse non tutti hanno consapevolezza della solitudine nella quale può trovarsi una donna quando decide di lasciare il partner violento. E’ prigioniera di una paura che si insinua nella sua quotidianità, senz’altro avverte l’urgenza di sottrarsi alle violenze e in questo caso a atti persecutori (che spesso precedono l’esito finale) ma sa che potrebbe costarle la vita. Può anche capitare che si senta responsabile della fragilità di lui e che questo sentimento la imprigioni ulteriormente”.
Prosegue la nota dell’associazione: “A questo proposito non rassicura la recente dichiarazione del ministro della giustizia Nordio che, parlando del braccialetto elettronico quale dispositivo non sempre sicuro invita le donne in situazione di pericolo a trovare rifugio in chiesa o in farmacia, negando di fatto l’esistenza di presidi contro la violenza e assolvendosi da una responsabilità che gli compete. Se i braccialetti non funzionano, si migliorano. Se i fondi sono pochi, si aumentano”.
Conclude la nota: “Coerentemente con questo nostro impegno, invitiamo tutte e tutti a un presidio che si terrà sabato 24 maggio alle ore 18 in via Dinazzano a Prato di Correggio (altezza del bar/ristorante Johanna) per esprimere vicinanza e solidarietà a Daniela e alla sua famiglia. Con i nostri corpi e la nostra voce continueremo a lottare, per tutte, non una di meno”.
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