NOVELLARA (Reggio Emilia) – Da 50 anni, all’avvicinarsi del Natale, Gabriele Fornaciari nella chiesa di San Giovanni della Fossa, frazione di Novellara, crea dal nulla un presepio. Recupera catene di biciclette, motorini da lavatrice, timer di forni buttati in discarica e ne fa opere d’arte. Di computer non ne vuol sentire parlare. Al massimo una lampada di Wood. Il resto è ingegno, fil di ferro e martello.
Nel presepe 2020-21 il pezzo più strano è un motore: “Non ne ho mai utilizzato uno così grosso”, le sue parole. Quest’anno ha aggiunto scene che ricordano la pandemia: le statuine con la mascherina le ha ovviamente create lui perché in commercio non c’erano, se non a prezzi altissimi.
Tutte le scene si ispirano alla sacra scrittura e anche l’elicottero del 118 che corre in soccorso dei malati è una sorta di re magio del terzo millennio, che porta la tecnologia finalizzata alla salute. E anche in questo caso, c’è un segreto: “Per far girare le pale, ho inserito un motorino di un ventilatore di un elicottero in miniatura, di quelli da gioco.”.
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