REGGIO EMILIA – L’interesse suscitato dal primo libro “Il liceo Ariosto Spallanzani tra storie e memorie” ha spinto i curatori, Giuliana Lusuardi e Lorenzo Capitani, a realizzarne un secondo.
L’impostazione è simile: “Questo volume – ha detto la Lusuardi – ha la stessa struttura del primo: una parte storica, una di testimonianze e una molto ampia di foto di classe”. “Sono circa 30 saggi di ordine storico-culturale – ha aggiunto Capitani – più di 90 testimonianze, oltre 150 immagini fotografiche”.
Il secondo volume sul liceo è stato presentato nei giorni scorsi al centro sociale Orologio. La sezione storica va dal periodo Napoleonico agli anni Settanta del Novecento. In uno dei saggi, Luigi Grasselli dell’università di Modena e Reggio, approfondisce la storia del Regio Istituto Tecnico “Angelo Secchi”, luogo della formazione scientifica a Reggio Emilia prima della fondazione dello Spallanzani nel 1941. “Per quanto mi riguarda – le sue parole – metto in luce la figura di Giuseppe Sforza, un grande matematico i cui risultati recentemente sono stati rivalutati”.
Tra i tanti ex studenti presenti, anche l’attuale prorettore dell’università Giovanni Verzellesi. “Sono stato anche io uno studente dello Spallanzani e ho ottimi ricordi di quell’esperienza. Come docente di Unimore continuo ad apprezzare questa scuola”.
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