CORREGGIO (Reggio Emilia) – Deve rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali un 27enne arrestato ieri dai carabinieri. I militari sono intervenuti su segnalazione della moglie del giovane. Un allarme lanciato di mattino, quando la donna stava rincasando dall’ospedale, dopo essere stata costretta a rivolgersi al pronto soccorso per le conseguenze delle percosse ricevute per mano del marito, la cui collera all’alba era sfociata in violenza. Giudicate guaribili in 7 giorni le lesioni riscontrate dai medici.
In strada l’uomo ha atteso il rientro della consorte. Si è così scagliato su di lei per picchiarla nuovamente. Calci e pugni che sono stati indirizzati anche al figlio, minore di 14 anni. Il ragazzino è stato aggredito, strattonato e scaraventato a terra. Davanti a questa scena si sono trovati i militari, intervenuti subito dopo la telefonata. Al loro arrivo il 27enne, già noto per analoghi precedenti, visibilmente agitato si trovava poco distante dalle vittime, visibilmente impaurite. Il bambino era in lacrime, la t-shirt strappata, lividi rossi sul suo volto e sul collo ed ecchimosi sui polsi, mentre la madre presentava evidenti segni di recenti percosse sul braccio destro, oltre che sul labbro e cercava di proteggere il figlio dall’uomo.
Gli uomini dell’Arma, dopo aver garantito i soccorsi al minore (per lui 25 giorni di prognosi), conducevano l’uomo, prontamente fermato, in caserma dove, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto. All’origine della collera del violento ci sarebbero motivi di gelosia. Una condotta maltrattante non isolata la sua: lo scorso 29 luglio la moglie era ricorsa alle cure mediche riportando anche in quell’occasione 7 giorni di prognosi.
Servizio Tg di Andrea Bassi