REGGIO EMILIA – “Ne soffrirebbe moltissimo”. Don Dossetti sarebbe profondamente deluso. Una vita spesa per la pace e per creare canali di comunicazione e di incontro tra le persone, sferzando i potenti della terra e 29 anni dopo la sua morte, il mondo va sempre peggio tra rigurgiti nazionalisti e muri che si alzano e stranieri che diventano il nemico da combattere, il problema da risolvere con ogni mezzo. La negazione dell’impegno evangelico e politico del monaco cresciuto a Cavriago. “Ho visto come ha vissuto altri momenti della storia dell’umanità – ricorda Pierluigi Castagnetti, presidente della giuria del Premio Dossetti – Sentiva i temi della pace sulla sua pelle”.
In un’epoca segnata da 170 conflitti attivi, c’è però chi non vuole dimenticare la sua lezione. In Sala del Tricolore, è stato consegnato per la 16esima volta il ‘Premio per la pace Giuseppe Dossetti’ che a livello nazionale è andato al quotidiano l’Avvenire. Il riconoscimento vuole però valorizzare anche l’operato di associazioni e studenti delle scuole reggiane. A livello nazionale, il premio è andato all’associazione Trillargento di Genova per il progetto ‘Nonsolonote’ di contrasto alla povertà educativa.
Il premio ‘Manodori’ è invece stato assegnato all’associazione Rabbunì di Reggio Emilia per il progetto ‘Casa Bakhita’, luogo di accoglienza in emergenza per donne e persone transessuali in situazioni di grave marginalità o vittime della tratta. Menzione speciale, inoltre, alla Caritas diocesana per il progetto ‘Ero malato… ‘, che contribuisce a sostenere la sanità ospedaliera in una delle zone più critiche e meno raggiungibili del Madagascar. Molto significativa anche la partecipazione delle scuole con il primo premio ex aequo alla studentessa Anastasia Aguzzoli dell’Istituto Scaruffi Levi Tricolore e allo studente Francesco Filiberto Erta dell’Istituto Cattaneo Dall’aglio di Castelnovo Monti. Menzione speciale allo studente ucraino Vasyl Ptashynsky che ha scritto una toccante lettera a don Giuseppe Dossetti, nipote del padre costituente, in cui racconta lo scoppio della guerra e la fuga prima a Cracovia e poi a Reggio Emilia.
Reggio Emilia pace premio Dossetti“L’impegno per la pace di Papa Francesco sarà accolto dal Conclave”. VIDEO