REGGIO EMILIA – “Impegniamoci tutti per la pace”, con questa sollecitazione il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e Arcivescovo di Bologna, ha commentato il Premio Dossetti ricevuto stamattina nella Sala del Tricolore.
“Il significato del Premio – spiega Matteo Maria Zuppi – è che ognuno di noi deve impegnarsi per la pace e per difendere quell’intuizione di Dossetti e di tutti i padri costituenti che non solo ripudiare la guerra ma anche scegliere altri metodi a cominciare dalla necessità di avere istituzioni sovranazionali in grado di risolvere i conflitti. E su questo c’è ancora tanto da fare“.
Istituzioni sovranazionali più forti come risposta immediata ed efficace ai drammi dell’oggi, in Ucraina e Palestina, ma anche un impegno di tutti come “artigiani di pace” nel quotidiano, tessendo relazioni positive con gli altri, praticando l’incontro e la solidarietà. “C’è bisogno di buona diplomazia”, ha sottolineato il Cardinale, ricevendo il Premio Dossetti nella Sala del Tricolore.
“La diplomazion – chiarisce il Presidente della Cei – non è soltanto accademica. Ci sono anche l’amicizia tra le persone, la solidarietà, l’incontro, tutti aspetti che possono aiutare la costruzione di un mondo di pace’.
Buona diplomazia che deve stimolare i grandi della terra a ricercare e percorrere le strade per la risoluzione dei conflitti e per promuovere la dignità umana e la fraternità tra i popoli, come si legge nelle motivazioni che hanno indotto la giuria del Premio Dossetti, presieduta da Pierluigi Castagnetti, a scegliere l’Arcivescovo Zuppi per questa quindicesima edizione del premio. “Per Dossetti obiettivo della politica è costruire la pace”, il commento di Castagnetti.
“La volontà di pace – ha concluso la sua lectio magistralis l’arcivescovo di Bologna – è dentro l’anima delle persone, qualche volta molto dentro e facciamo un po’ di fatica a trovarla, ma c’è e dobbiamo riuscire a farla emergere perché diventi l’architettura su cui costruire il nostro mondo“.
Premi, menzioni e motivazioni
Al cardinale Matteo Maria Zuppi – candidato al riconoscimento dal Centro Astalli di Bologna in particolare per la missione di pace a Kiev, Mosca, Washington, Pechino e Roma iniziata nel giugno 2023 – è stato conferito il Premio Dossetti, Sezione singolo cittadino, con le seguenti motivazioni: “Per l’impegno di tutta una vita nell’opera di diffusione della cultura della pace, un vero ‘artigiano di pace’, instancabile tessitore di legami e rapporti tra le persone e gli Stati per la ricerca di strade per la risoluzione dei conflitti e per promuovere la dignità umana e la fraternità tra i popoli”.
Per la Sezione associazioni nazionali, primo premio ex aequo:
- alla associazione Vicolo della Cultura del rione Sanità per il progetto omonimo, con la seguente motivazione: “Tramite la rigenerazione urbana di luoghi degradati e con presenza criminale, attraverso l’arte e la cultura, vettori di bellezza e riscatto sociale, l’associazione ha restituito alla città spazi prima poco accessibili, promuovendo l’arte, la cultura e la bellezza, la cittadinanza attiva, il coinvolgimento delle giovani generazioni, l’attivazione di un rinnovato senso di comunità, la diffusione della legalità ed ha creato opportunità di crescita economico-sociali”;
- alla associazione Progetto Anna onlus di Rho, per il progetto ‘Clinica Mobile. L’ospedale va al villaggio’ in Guinea Bissau, con la motivazione: “Il progetto della Clinica Mobile, in collaborazione con l’ospedale San Josè em Bôr, ha un surplus di valore nel portare l’assistenza medica gratuita e i farmaci nei luoghi remoti, ai più lontani e vulnerabili, soprattutto bambini, a chi non può permettersi il viaggio fino all’ospedale; per diffondere l’educazione sanitaria tra i più poveri e per ridurre la piaga della mortalità infantile”.
Menzione speciale, inoltre, per l’associazione Agenzia per il PeaceBuilding aps di Bologna per il progetto ‘Somalia Media Hub per la Pace e i Diritti umani’, che ha messo in campo “un lavoro innovativo di formazione di giornalisti somali per sensibilizzare sul tema ‘media, pace e diritti umani’, per diffondere una cultura del dialogo, pratiche di pace e prevenzione della violenza. Il progetto ha creato spazi di condivisione di storie, contenuti e buone pratiche, anche basandosi sul linguaggio poetico tradizionalmente legato alle donne, per la sensibilizzazione dei giovani e degli studenti in una terra tra le più martoriate”.
Per la Sezione associazioni reggiane vincitore del premio ‘Manodori’:
- la Libera associazione culturale Aperta… mente / Libera università popolare di Reggio Emilia, per “l’instancabile azione di animazione culturale sui temi della pace, della giustizia, dei diritti umani, della contemporaneità, rivolti a tutti i cittadini, in particolare al mondo della scuola, dei docenti e del terzo settore”.
Il Premio per la pace Speciale Giuseppe Dossetti all’associazione israeliano-palestinese Parents Circle–Families Forum – per il suo forte impegno nella promozione di una cultura di pace, nonviolenza e riconciliazione – è stato consegnato a Robi Damelin, portavoce dell’organizzazione, ospite a Reggio Emilia il 26 febbraio scorso.
Per la Sezione scuole secondarie di secondo grado:
- primo premio alla classe 2^E del Liceo scientifico Gobetti di Scandiano per il testo collettivo ‘Finché c’è tempo’. Docenti di riferimento: professoresse Francesca Geria e Annamaria Montanari;
- secondo premio alle nove classi seconde dei corsi A, C, D, F, G, I, L ed alla 3^E e 3^F dell’Istituto professionale dei Servizi sociali Galvani-Iodi di Reggio Emilia per il progetto multimediale ‘viviAMOci nelLA COSTITUZIONE’. Coordinatori del progetto prof. Laura Spallanzani e Salvatore Corcione insieme ai docenti Maria Giovanna Borsalino, Nadia Curti, Alberto De Luca, Monica Di Bari, Barbara Grazioli, Maria Cristina Marri, Fulvio Milone, Assunta Musto, Filomena Pitocco, Antonella Prandi, Mirella Rossi, Carmela Sorrentino, Sara Tiburzi, Silvia Veroni.
Menzione speciale a Riccardo Basso della classe 5^L dell’Istituto Scaruffi Levi Tricolore per il testo: ‘La pace, un obiettivo quotidiano’. Docente di riferimento: Paola Montanari.
Per la Sezione scuole secondarie di primo grado:
- novità di questa edizione del Premio Dossetti è l’istituzione di un premio per le terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che è stato assegnato, per la prima volta, allo studente Badawi Mohamed della classe 3^C dell’Istituto comprensivo Einstein di Reggio Emilia per l’elaborato: ‘Lettera al Re d’Italia 8 dicembre 1917’. Docente di riferimento: Stefania Lusoli.











