REGGIO EMILIA – I dieci lavoratori interinali, assunti a marzo 2021 per supportare la Prefettura di Reggio nei procedimenti di emersione del lavoro irregolare, nel corso del tempo sono diventati fondamentali nel percorso di riduzione dell’arretrato che la prefettura sta affrontando su materie particolarmente delicate come il rilascio dei nulla osta per i ricongiungimenti familiari e la concessione della cittadinanza. Il loro contratto scade il 31 dicembre e se non venisse rinnovato ‘lo sforzo messo in campo finora verrebbe vanificato, con sensibili ricadute negative sull’utenza e sulla gestione del fenomeno migratorio’. Sono parole del prefetto Iolanda Rolli. Stamattina gli interinali in servizio nella prefettura di Reggio hanno consegnato proprio al prefetto una lettera per manifestare il proprio disagio, evidenziare l’importanza del contributo fornito in questi due anni e richiedere che la precarietà della loro situazione sia posta all’attenzione del Governo.
“I dipendenti di Manpower – ha commentato il prefetto – sono stati progressivamente formati ed inseriti in altri settori – tutela dei diritti civili, cittadinanza e immigrazione – di cui sono diventati veri e propri protagonisti. In effetti, lo sportello unico per l’immigrazione, l’ufficio cittadinanza e l’ufficio che gestisce l’arrivo dei richiedenti asilo e il controllo dei centri di accoglienza straordinaria, pur fronteggiando un importante carico di lavoro, possono contare soltanto su tre dipendenti dell’amministrazione civile dell’Interno, uno dei quali andrà in pensione a breve. Considerata la grave carenza di personale proprio – ha proseguito Rolli – è evidente come i risultati raggiunti dalla prefettura in relazione alla drammatica situazione di ritardi siano dovuti quasi esclusivamente al personale non contrattualizzato”.
Il prefetto di Reggio auspica dunque che il piano messo in campo di progressiva riduzione dell’arretrato non venga interrotto e che il ministero trovi il modo di assicurare alla prefettura il contributo di questi lavoratori anche per il 2023. A Reggio in totale sono 14 i lavoratori interessati, 4 lavorano all’ufficio immigrazione della Questura. Nei giorni scorsi i sindacati avevano annunciato iniziative di mobilitazione e uno sciopero per il 21 dicembre.
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