REGGIO EMILIA – Reggio città dei grandi eventi, la complessa macchina si è messa in moto e funziona. A partire dai mega concerti alla Rcf Arena con oltre duecentomila persone in due serate così come gli eventi sportivi, solo a fine maggio nella nostra città la partita che ha deciso lo scudetto per il Milan. Il pubblico tornato ad avere accesso dopo molto mesi di chiusura, può godersi lo spettacolo perché tutto è stato preparato minuziosamente. A spiegarci i segreti e il dietro le quinte il Prefetto Iolanda Rolli che ha seguito e coordinato tutte le fasi di questa puntuale ma complicata organizzazione ospite della puntata numero 300 di Decoder.
“Organizzare un grande evento così è stato molto complesso. E’ stato importante il lavoro preparatorio. L’affluenza e il deflusso hanno interessato le forze di polizia, l’Anas, le autostrade, le ferrovie”.
Un’ incessante attività di squadra con le forze dell’ordine e i sindaci, un dialogo continuo con il territorio per conoscere criticità e opportunità. Sono questi i cardini del lavoro del Prefetto che ha parlato a cuore aperto per la prima volta anche della sua esperienza umana e della sua carriera professionale che a luglio di due anni fa su decisione del Consiglio dei Ministri, l’ha portata nella nostra città. Due anni difficili e intensi, prima la pandemia poi la guerra e l’arrivo dei profughi ucraini: “Il mio compito è rappresentare le esigente e anche le criticità del territorio, creando collegamenti con le amministrazioni locali che sono le prime sentinelle. Si è creato un ottimo rapporto”.
Sul disagio giovanile che il Prefetto si sta impegnando in prima persona con progetti che chiamano in causa le scuole e le famiglie. Poi la scommessa sull’ex Reggiane per ridare tranquillità ai residenti di quei quartieri.
Reggio Emilia Decoder intervista prefetto grandi eventi Rcf Arena Iolanda Rolli