REGGIO EMILIA – “La prefettura di Reggio Emilia è specializzata in interdittive, continueremo questo lavoro, se possibile anche allargando gli orizzonti, perché tutta la società civile deve essere consapevole e lasciare spazio al bello di questo territorio. Questa è una provincia con gli anticorpi, ma dobbiamo rafforzare il sistema immunitario”. Con queste parole la nuova prefetta di Reggio, Maria Rita Cocciufa, ha spiegato ai giornalisti come intende proseguire il lavoro di contrasto alla criminalità organizzata iniziato da chi l’ha preceduta. 64 anni, siciliana, è stata prefetta ad Agrigento dal 2020, porta con sé un bagaglio di esperienza importante anche per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione.
“Ho avuto modo di conoscere gli emiliano-romagnoli – ha detto presentandosi ai giornalisti – sono persone operose, che non si piangono addosso”. Arrivata da due giorni a Reggio ha avuto l’impressione di una città ordinata e molto vivibile, anche se è consapevole che le criticità non mancano, a partire dal bisogno di maggiore sicurezza in alcune zone e dalla crescente devianza giovanile. “Il fatto che ci sia questa aspettativa di sicurezza così elevata non mi stupisce. Ogni realtà ha le sue caratteristiche. Certi fenomeni, seppur a volte embrionali, se non adeguatamente e tempestivamente affrontati rischiano di dilagare. Su questo lavoreremo, importante la repressione ma anche la prevenzione”.
Cocciufa la prossima settimana convocherà il suo primo comitato per l’ordine e la sicurezza e nel frattempo ha incontrato sindaco e presidente della provincia. “C’è una bella squadra, impegnata, che funziona. Nessuno si gira dall’altra parte”.
Uno dei primi impegni sarà coordinare la gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza per i concerti di Zucchero alla Rcf Arena. “Anche queste sono esperienze, un motore per l’economia. Dobbiamo lavorare per fare in modo che si svolga tutto in sicurezza”.