REGGIO EMILIA – Cervellone, ma non troppo. Insegnanti che restano disoccupati a causa dell’algoritmo. Anche nel reggiano sono numerosi, oltre un centinaio, i docenti precari che si ritrovano sostanzialmente senza una cattedra alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. Una situazione che dipende dal sistema informatico gestito dal Ministero dell’Istruzione e che sta creando molte polemiche. A Reggio la Uil ha organizzato una manifestazione di protesta: “Un insegnante di Guastalla che viene assegnato a Villa Minozzo a cento km di distanza e rinuncia, viene scavalcato e per tutto l’anno non potrà avere una cattedra. E’ un sistema che va rivisto”, spiega Luigi Fiorentina della Uil scuola.
Sono tante le storie di insegnanti precari che si trovano senza lavoro, molti sono docenti con la valigia, si sono trasferiti da Sud, da centinaia di chilometri di distanza: “Dopo quattro anni in cui ho sempre avuto un posto, ora sono stata scavalcata e dovrò attendere le graduatorie di istituto, che però riguardano solo periodi brevi”, dice Immacolata De Rosa. “Anche io mi sono visto scavalcare da chi ha meno punteggio di me eppure non ho rinunciato ad alcuna possibilità”, dice un altro docente, Francesco Bedogni.
Sulle anomalie dovute al sistema dell’algoritmo per le assegnazione delle cattedre Verdi e Sinistra Italiana hanno presentato una interrogazione al Ministro Valditara.
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