POVIGLIO (Reggio Emilia) – Una flat tax nella Bassa reggiana. La tassa piatta, un’unica aliquota uguale per tutti, ricchi e poveri, cavallo di battaglia della Lega nella campagna elettorale per le politiche del 2018, poi non concretizzatasi nei 13 mesi del governo giallo-verde. Ebbene, la flat tax potrebbe sbarcare a Poviglio, comune guidato dal sindaco Cristina Ferraroni sostenuta dal centrosinistra.
Il condizionale è d’obbligo. Per il momento si tratta di un’ipotesi in fase di valutazione da parte dell’amministrazione. L’idea è quella di una revisione dell’addizionale comunale Irpef con l’introduzione di un’aliquota uguale per tutti pari allo 0,7%, al posto invece di cinque scaglioni progressivi adottati ora. A lanciare l’allarme sono Cgil, Cisl e Uil. Secondo i sindacati questa modifica, se introdotta, comporterà una penalizzazione per le fasce di reddito tra i 12mila e i 55mila euro.
L’amministrazione comunale avrebbe pensato di intraprendere questa strada per le difficoltà nel riscuotere i tributi locali – lamentano i sindacati – facendo così pagare di più a chi già paga invece di mettere in atto gli strumenti adeguati per il recupero dell’evasione.
Per il momento, non c’è alcuna decisione – fa sapere il Comune, le cui aliquote Irpef sono ferme al 2013 – Tra i residenti non mancano preoccupazioni, a tal punto che i centralini del Municipio negli ultimi giorni sarebbero stati letteralmente presi d’assalto per chiedere spiegazioni sulle possibili variazioni fiscali.
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