REGGIO EMILIA – Il Comune di Poviglio rischia il commissariamento e il sindaco Cristina Ferraroni, spiega di non avere nessuna intenzione di dimettersi. A fine novembre ha raggiunto la metà del proprio mandato e si trova al centro di uno scambio di accuse incandescenti con la sua maggioranza. La situazione è complessa. L’ultimo atto con la seduta sul bilancio di assestamento passato grazie ad un pugno di voti, sindaco Ferrarroni, il vice sindaco Allodi e l’assessore Varuzza. Astenuti invece i sei consiglieri della maggioranza e i quattro dell’opposizione. E alle porte c’è l’approvazione del bilancio di previsione che ben difficilmente riuscirà entro dicembre, a superare lo scoglio di un consiglio spaccato. Spese congelate, attività ridotta al lumicino e un contratto di servizio con Asp per la gestione della casa di riposo Le Radici, che rischia perchè in scadenza proprio a fine mese.
Sul tavolo impegni economici vecchi e nuovi. Tra le voci 1 milione e 600mila euro per il pagamento di fatture riferite al 2018 e primo trimestre 2019 per i servizi Sabar e altri gestori ma ci sarebbero anche 400 mila euro da ripianare con l’Unione Bassa Reggiana e 48mila euro riferiti al mutuo stipulato dal centro Kaliedos e di cui è garante il Comune. In una lettera la stessa Corte di Conti avrebbe rilevato negli anni scorsi una sovrautilizzazione dell’anticipazione di cassa con un aumento ad esempio dei tassi di interesse. Sarà necessario attendere le prossime giornate per capire se questa Amministrazione riuscirà a proseguire il suo mandato.
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