REGGIO EMILIA – Buone notizie per i 400 laureati di Unimore in Scienze dell’Educazione e Scienze della Formazione primaria che si erano improvvisamente ritrovati con un titolo non più valido per poter lavorare negli asili. Il. Senato ha approvato l’emendamento che permette la continuità professionale. La prossima settimana si attende il via libera della Camera.
Manca ancora un passaggio, poi ci si potrà lasciare tutto alle spalle. Dopo aver ricevuto il via libera al Senato, dovrà essere approvato dalla Camera l’emendamento presentato dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini che garantirà continuità professionale agli ex studenti universitari di Scienze dell’Educazione e della Formazione trovatisi improvvisamente in possesso di una laurea non valida per l’insegnamento nei nidi e nelle sezioni primavera degli asili. Sono migliaia in tutta Italia, 400 quelli di Unimore. “Ad oggi si vede una via d’uscita e un riconoscimento dovuto per i sacrifici fatti per avere una laurea”, commenta Silvio Rosati di Adl Cobas.
La misura risolve la questione nata dal decreto legislativo n.65 del 2017, che aveva modificato i requisiti per l’accesso alla professione, generando un vuoto normativo per chi si era immatricolato nei due anni accademici dal 2017 al 2019. L’ateneo ha proposto un percorso integrativo con esami aggiuntivi e tesi finale, al costo di 550 euro. E’ scattata la mobilitazione da parte degli ex studenti riuniti in un comitato, tra incontri e confronti con le istituzioni, un lavoro di squadra e non incentrato sui casi individuali.
“Con questo intervento – ha detto il ministro Bernini – garantiamo una soluzione concreta a un problema che, ingiustamente, aveva coinvolto educatori ed educatrici senza alcuna responsabilità ed evitiamo che asili nido e centri per l’infanzia possano trovarsi improvvisamente privi di personale qualificato”. Soddisfatti anche Cgil, Cisl e Uil. ‘Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione con i sindacati e alla sinergia tra tutte le istituzioni’ ha detto l’assessore regionale alla scuola Isabella Conti.