CARPI (Modena) – Una piccola luce in fondo al tunnel. Dopo oltre 3 mesi di presidio incessante, i lavoratori della Goldoni di Migliarina di Carpi cominciano a sperare in un futuro migliore, almeno stando alle ultime informazione sulla vertenza della loro azienda. Un soggetto industriale ha partecipato all’asta vincolante, terminata martedì alle ore 12. Ne ha dato notizia lo stesso presidente di Goldoni e di Arbos nel corso di una riunione con le delegazione sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl. Da questo momento partirà l’analisi attenta e dettagliata dell’offerta. Anche per Arbos, anch’egli di proprietà della multinazionale cinese Lovol, si intravede la possibilità di salvare un fallimento che sembrava annunciato. Il colosso cinese che nel frattempo ha modificato il proprio assetto societario in Cina, proverà a saldare le mensilità di novembre e dicembre ai 30 lavoratori rimasti senza cassa integrazione proprio dalla metà di novembre. Qualcosa, dunque, comincia a muoversi. I lavoratori Goldoni non molleranno il presidio nemmeno a ridosso delle festività natalizie.
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11 dicembre 2020Nel corso dell’asta vincolante un soggetto industriale ha manifestato il proprio interesse. Anche per Arbos l’obiettivo è scongiurare il fallimento