REGGIO EMILIA – Nelle stesse ore in cui tutta Italia discute del commento fatto dal cronista di Radio Rai Nicola Zanarini al suo gol contro la Cremonese, “Un gol che mette a tacere le polemiche”, sul quale la stessa Rai ha aperto una indagine e un procedimento disciplinare nonostante il pronto messaggio di scuse dello stesso giornalista, Manolo Portanova rompe il silenzio. Il calciatore ex Genoa, lo ricordiamo, è stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo. Il suo arrivo a Reggio ha diviso la tifoseria, ha suscitato un ampio dibattito, contestazioni da parte di associazioni femministe e anche una dura presa di posizione da parte dell’Amministrazione comunale contro la Reggiana.
Portanova rompe il silenzio affidandosi a Instagram. Tre le stories pubblicate in rapida sequenza.
Nella prima, con la dicitura “Questa è la verità”, rilancia una passaggio della perizia dei consulenti tecnici di parte, in cui affermano “l’assenza assoluta di segni e di lesioni rapportabili a violenza fisica” e di “minacce”, concludendo: “Tutto ciò rende più plausibile l’ipotesi di un rapporto sessuale consenziente”. Una perizia, di parte, che sarà probabilmente uno degli argomenti dell’ormai prossimo processo di secondo grado davanti alla Corte d’Appello di Firenze.
“Perché non pubblicate che sto subendo una ingiustizia?”, si chiede Portanova, che poi attacca la giovane che in primo grado è stata ritenuta credibile dai giudici che hanno emesso la durissima condanna.
La vicenda è quella di una studentessa romana di 21 anni che il 4 giugno del 2021 si presenta in questura a Siena per denunciare uno stupro di gruppo subìto alcune sere prima, nella notte tra il 30 e il 31 maggio, in un appartamento del centro della città toscana. La ragazza aveva conosciuto Portanova due settimane prima. Quella sera, via messaggio, lui la contatta e la invita a salire nell’abitazione nella quale ci sono anche altri ragazzi, tra cui due famigliari dello stesso calciatore. La 21enne si apparta in una stanza con Portanova: un rapporto sessuale consenziente. Non altrettanto consenziente – secondo i giudici – quello che avverrà poco dopo, quando nella camera entrano lo zio di Portanova, il fratello del giocatore, allora minorenne, e un amico. A questo punto si sarebbe consumato lo stupro di gruppo con la giovane che, per oltre 40 minuti, avrebbe ricevuto sputi, sarebbe stata tenuta a forza e percossa in più parti del corpo. Così la sentenza, con la condanna come ricordato dello stesso Portanova.
Poi sempre Portanova ha pubblicato il video di una sua vecchia intervista rilasciata alla trasmissione di Rete 4 Quarto Grado. “E’ una storia inventata e sta rovinando la vita di quattro persone innocenti”, dice ribadendo la sua fiducia nella giustizia.
Infine un messaggio ai tifosi della Reggiana.
Su quanto accaduto ieri pomeriggio durante la cronaca di Radio Rai si registra anche l’intervento della Commissione pari opportunità della Federazione nazionale della stampa, che vi proponiamo.
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