REGGIO EMILIA – Nei confronti di Manolo Portanova in prima istanza, l’accusa sportiva si è mossa presso gli organi disciplinari della Federcalcio. La corte federale d’appello della Figc però lo scorso 15 settembre aveva respinto le richieste della Procura dichiarando il proprio difetto di giurisdizione. In sostanza gli accusatori avrebbero dovuto rivolgersi ad un altro giudice. Detto e fatto. La procura generale dello sport ha presentato le proprie richieste al collegio di garanzia, organo che fa capo al Coni, che ora dovrà pronunciarsi.
Manolo Portanova, attualmente in forza alla Reggiana, è già stato condannato dalla giustizia ordinaria in primo grado (con rito abbreviato) a sei anni di reclusione per stupro di gruppo. Sulla scia della prima sentenza, gli organi di disciplina sportiva chiedono oggi la radiazione del calciatore o in subordine 5 anni di squalifica. La radiazione è la pena che viene volgarmente chiamata ergastolo sportivo perché un atleta non potrebbe mai più giocare. Portanova dunque adesso attende due verdetti: quello che seguirà il processo d’appello presso il tribunale di Firenze e quello del Collegio di Garanzia dello sport. Probabilmente i tempi della giustizia ordinaria saranno più rapidi di quella sportiva.
Per ora comunque Portanova può allenarsi e giocare con la Reggiana e probabilmente tornerà in campo domenica contro il Venezia dopo aver dato forfait nel match col Bari per infortunio.
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